In Italia la produzione di erbe officinali è insufficiente a soddisfare le richieste crescenti di consumatori che si rivolgono alle cure naturali.
L’industria farmaceutica che utilizza principi attivi di origine vegetale importa ancora molto dai mercati esteri, la cui filiera non sempre è controllata come quella italiana o europea
La coltura «fuori suolo»
Come ampiamente dimostrato in letteratura, le colture “fuori-suolo”, svincolate dal terreno, in ambiente protetto, consentono di:
effettuare mono-successione;
coltivare le piante in aree marginali e desertiche;
migliorare la nutrizione idrica e minerale;
migliorare la radicazione del materiale vegetale;
aumentare il numero di piante per unità di superficie;
semplificare la gestione delle colture;
eliminare gli interventi di geo-disinfezione;
ridurre i rischi di fitopatologie;
operare con substrati privi di metalli pesanti
I metaboliti secondari
I metaboliti secondari sono molecole prodotte dalle cellule vegetali che non sono coinvolti nei processi metabolici primari e svolgono tre funzioni:
Difendono la pianta in risposta a stress di natura biotica o abiotica;
Attraggono gli impollinatori o comunque erbivori per favorire l’impollinazione e la dispersione del seme;
Mantengono l’equilibrio tra una pianta e quella adiacente.
Queste molecole hanno un grande interesse dal punto di vista farmaceutico per via della loro azione antibiotica e antitumorale